Attacco ipomaniacale, cos’è il disturbo di cui soffre Fedez a causa della depressione

Vediamo tutto quello che bisogna sapere a proposito del disturbo di cui soffre anche Fedez: l’attacco (o episodio) ipomaniacale

Dopo le recenti dimissioni dall’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove è stato ricoverato per due gravi emorragie, Fedez ha rilasciato un’approfondita intervista al Corriere della Sera, dettagliando il suo percorso di salute. Il cantante e influencer ha rivelato che, in seguito alla diagnosi del raro tumore neuroendocrino al pancreas, operato con successo l’anno scorso, ha affrontato una profonda depressione e altri disturbi mentali, affrontati tramite la stimolazione transcranica a corrente diretta o tDCS. Ha descritto la sua depressione acuta come un “attacco ipomaniacale“, definendolo un stato in cui si perde completamente la lucidità. Ma cosa implica esattamente l’ipomania? Esploriamo le caratteristiche, le differenze con la mania e le situazioni in cui può manifestarsi.

Attacco ipomaniacale, cause, sintomi e possibili terapie

Secondo i Manuali MSD per operatori sanitari, un Episodio Ipomaniacale è descritto come “una forma meno intensa di mania“, comunemente conosciuta come mania lieve. La mania, una condizione psicopatologica, si manifesta con un livello eccessivo di attività, energia ed eccitazione, accompagnato da umore e comportamenti esagerati e ipertrofici. A differenza di semplice entusiasmo per una novità o un progetto di lavoro, la mania implica cambiamenti radicali e sostanziali nell’approccio e nel coinvolgimento della persona, facilmente identificabili anche dagli osservatori esterni.

La Cleveland Clinic, un’organizzazione di ricerca statunitense, spiega che un Episodio Maniacale è caratterizzato dalla manifestazione di uno o più sintomi della mania. Gli esperti elencano segni quali un’energia anormalmente elevata, un prolungato stato di felicità ed euforia, ridotto bisogno di sonno, elevata autostima, loquacità e distrazione facilmente. Inoltre, coinvolgimento eccessivo in attività specifiche e comportamenti impulsivi senza considerare le conseguenze. Secondo il dottor Giuseppe Salzillo, psicologo e psicoanalista, gli Episodi Ipomaniacali condividono la stessa lista di sintomi dei Maniacali, con l’eccezione dell’assenza di deliri o allucinazioni.

Fedez, il cantante che ha dichiarato di aver sofferto di attacchi ipomaniacali
Foto | Instagram @fedez – Importpharma.it

L’ipomania costituisce una forma mitigata delle condizioni riscontrabili nella mania completa. La sua manifestazione può variare significativamente da individuo a individuo. Secondo i Manuali MSD, per alcuni pazienti, gli episodi ipomaniacali portano benefici, conferendo notevole energia, creatività, fiducia e un livello di funzionamento sociale superiore alla norma”. Molti di loro mostrano riluttanza a lasciare questo piacevole stato euforico, mantenendo un funzionamento adeguato. Tuttavia, in alcuni casi, l’ipomania può manifestarsi con sintomi come distrattibilità, irritabilità e variazioni dell’umore meno gradite al paziente e agli altri, come evidenziato dagli esperti.

L’episodio maniacale si caratterizza per un prolungato periodo di umore straordinariamente elevato, espansivo o irritabile, con una durata minima di una settimana. È necessario che siano presenti almeno tre dei sette sintomi, tra cui:

– Eccessiva autostima o grandiosità;

– Ridotto bisogno di sonno;

– Aumento della loquacità o una spinta inarrestabile a parlare;

– Fuga delle idee;

– Distrazione eccessiva, con una facile deviazione dell’attenzione da stimoli esterni poco importanti o non pertinenti;

– Agitazione psichica e motoria;

– Coinvolgimento eccessivo in attività con conseguenze talvolta dannose, come acquisti impulsivi, comportamenti sessuali imprudenti, investimenti rischiosi, ecc.

Ma come si può riconoscere un episodio ipomaniacale? La mania, a sua volta, determina un notevole impatto sul funzionamento sociale, lavorativo e nelle relazioni interpersonali. I sintomi della mania includono un prolungato stato di benessere, un aumento sproporzionato di energia con una ridotta necessità di sonno, incremento dell’appetito e del desiderio sessuale, intensificazione dei rapporti interpersonali, e un fervente coinvolgimento in molteplici progetti e iniziative in diversi ambiti (economico, lavorativo, sentimentale, sessuale, ecc.), anche quando chiaramente inappropriati o rischiosi a causa di eccessivo entusiasmo, avventatezza superficiale e una ridotta capacità critica nelle decisioni assunte.

Il paziente, spinto dalla sensazione soggettiva di benessere, manca di consapevolezza critica della sua malattia, sostenendo di godere di una buona salute psichica. La mania è caratterizzata da un umore estremamente elevato, arrivando all’euforia, manifestandosi con gioia, scherzi, giochi di parole, espansività e comunicatività contagiose, e una loquacità inarrestabile fino alla logorrea. Tuttavia, il tono dell’umore e i comportamenti esuberanti diventano rapidamente sproporzionati rispetto all’ambiente circostante, diventando disturbanti, irriverenti o addirittura fastidiosi.

Il paziente, incapace di controllarsi adeguatamente, perde il senso delle proporzioni e della considerazione per le esigenze degli altri, nonostante le capacità comunicative eccelse. La mancanza di accettazione delle limitazioni personali, l’aumento dell’energia con iperattività, l’affannarsi incessante anche durante la notte, la disinibizione nei comportamenti a rischio, come la guida spericolata, l’uso di sostanze e la trasgressione delle regole, sono comuni.

Il paziente manifesta un eloquio accelerato fino alla logorrea, con un tono di voce elevato. La difficoltà nel seguire la velocità delle proprie idee (fuga delle idee) può portare all’incoerenza o persino al mutismo. L’espressione facciale è accesa, e l’abbigliamento assume spesso un tono vistoso, provocatorio o seduttivo, in linea con l’esaltazione dell’umore e dell’istintualità.

È evidente un aumento dell’autostima con una valutazione esagerata e irrealistica delle proprie capacità, accompagnato da una mancanza di autocritica e consapevolezza della malattia, limitando notevolmente la volontà del paziente di cercare cure adeguate. La tendenza alla distrazione, la scarsa capacità di attenzione e concentrazione, e le difficoltà a ricordare gli eventi durante il periodo maniacale sono comuni.

I contenuti del pensiero possono includere deliri, soprattutto di grandezza e di aumento dell’autostima, con convinzioni di possedere risorse straordinarie, quali poteri speciali, qualità artistiche o scientifiche eccezionali. Questi deliri possono spaziare dall’autovalutazione di scoperte mediche rivoluzionarie alla convinzione di appartenere a una famiglia importante o di avere una missione divina speciale.

La mania può anche essere accompagnata da allucinazioni uditive e visive. Il minor bisogno di sonno, spesso ridotto a sole 3 ore per notte, l’aumento dell’appetito e della spinta sessuale possono portare a comportamenti rischiosi, come infedeltà, promiscuità e rischi per la salute sessuale, mettendo in pericolo la stabilità della vita familiare e coniugale.

Ma quali sono le differenze tra ipomania e mania? Se gli episodi maniacali lasciano un impatto severo sugli aspetti sociali, lavorativi e scolastici del paziente, come spiegato dalla Cleveland Clinic, quelli ipomaniacali non sono abbastanza gravi da comprometterli. L’episodio ipomaniacale, associato a un comportamento che è comunque “marcatamente diverso dall’abituale sé non depresso del paziente”, ha una durata pari o superiore a 4 giorni, mentre per la mania la durata è di almeno una settimana. Secondo i Manuali MSD, è richiesto che un episodio ipomaniacale presenti almeno tre dei sintomi della mania, elencati nel paragrafo precedente, per essere classificato come tale. Un’altra differenza sostanziale è che l’episodio ipomaniacale non richiede il ricovero ospedaliero, a differenza di quello maniacale, che potrebbe necessitarne in presenza di sintomi psicotici, ad esempio.

Da cosa sono causati gli attacchi ipomaniacali? Secondo la Cleveland Clinic, gli episodi ipomaniacali possono essere innescati da stimoli ambientali o situazioni particolarmente intensi, come luci luminose, rumori elevati e folle affollate. Tra le cause scatenanti figurano anche significativi cambiamenti di vita, come matrimonio, divorzio, perdita di lavoro e lutto. L’uso di sostanze stupefacenti e altre influenze rientra tra i fattori. L’ipomania può essere correlata a elevati livelli di stress difficili da gestire, così come a traumi e abusi. Può manifestarsi come sintomo di vari disturbi mentali, tra cui la ciclotimia, il disturbo bipolare e la depressione. In alcuni casi, può anche essere una risposta agli antidepressivi. La diagnosi dell’ipomania può essere stabilita consultando il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali dell’American Psychiatric Association (DSM-5).

Ma esistono delle cure? La Cleveland Clinic segnala che l’ipomania può essere gestita attraverso “psicoterapia, farmaci antipsicotici e stabilizzatori dell’umore“. Gli specialisti possono prescrivere farmaci come il Risperidone, l’Aripiprazolo, il Lurasidone e la Quetiapina, mentre gli stabilizzatori dell’umore includono la Carbamazepina, il Litio e il Valproato. In alcuni casi, vengono anche prescritti farmaci antidepressivi. Le forme più lievi possono essere affrontate senza farmaci, concentrandosi su comportamenti salutari come mantenere una regolare routine di sonno, impegnarsi in attività fisiche e seguire una dieta equilibrata.

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