Sindrome del colon irritabile: cos’è e quali sono i sintomi

Tutto ciò che c’è da sapere sulla sindrome del colon irritabile: definizione, sintomi e trattamenti con informazioni aggiornate per gestire al meglio questa condizione.

Il colon irritabile, noto anche come colite spastica, è un malattia intestinale cronica che ancora oggi non ha una vera e propria spiegazione. Si pensa che sia una comunicazione bizzarra tra il cervello, le fibre nervose dell’intestino e i muscoli intestinali.

I sintomi caratteristici del colon irritabile sono dolori e crampi, un’alternanza tra momenti di costipazione e diarrea, con l’addome gonfio e la presenza di muco nelle feci.

Una diagnosi è ancora oggi impossibile, a causa della mancanza di un test diagnostico definitivo e dei sintomi che possono mascherarsi da altre malattie intestinali.

In conclusione, la sindrome del colon irritabile è una condizione complessa che richiede una gestione sintomatica. Comprendere l’anatomia del colon può aiutare a contestualizzare meglio questa sindrome e a identificare le possibili cause dei sintomi. Tuttavia, rimane ancora molto da scoprire per trovare una soluzione definitiva a questa patologia.

Sindrome del colon irritabile: scopri i segnali che il tuo corpo ti sta mandando

Per capire meglio l‘anatomia del colon, è importante distinguere tra

  • piccolo intestino (detto anche intestino tenue), è il primo tratto, che va dalla valvola pilorica (che lo separa dallo stomaco) alla valvola ileocecale (che lo separa dal grande intestino). È composto da tre sezioni (il duodeno, il digiuno e l’ileo) ed è lungo circa 7 metri con un diametro medio di 4 centimetri.
  • grande intestino (detto anche intestino crasso), d’altra parte, è il tratto terminale del sistema digerente. Inizia dalla valvola ileocecale e si estende fino all’ano. È composto da sei sezioni (cieco, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma e retto) ed è lungo circa 2 metri con un diametro medio di 7 centimetri, da cui il nome di grande intestino.
Una persona mette in evidenza il suo dolore allo stomaco
Foto | VALENTIN SUPRUNOVICH @Canva – importopharma.it

 

Sindrome del colon irritabile: sconfiggere il dolore e vivere una vita senza limiti

Alcune persone si trovano a fare i conti con un intestino scorbutico, un colon irrequieto e afflitto da fastidiose condizioni croniche. Tuttavia non è così grave come una malattia infiammatoria intestinale come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.

La sindrome del colon irritabile non causa danni strutturali all’intestino, né crea la possibilità dello sviluppo di tumori maligni del colon o del colon-retto.

Secondo studi statistici, la sindrome del colon irritabile colpisce

  • circa il 15-20% della popolazione dei Paesi sviluppati (cioè, una persona ogni 5)
  • un’incidenza annua dell’1-2% (ovvero massimo 2 nuovi casi ogni 100 persone all’anno).

Le zone del mondo con il più alto numero di pazienti affetti dalla sindrome del colon irritabile sono

  • l’America Centrale
  • l’America del Sud

mentre le regioni del Sud-Est asiatico hanno il minor numero di casi registrati.

Le donne hanno una maggiore predisposizione a sviluppare questa patologia rispetto agli uomini, con almeno il doppio dei casi registrati.

La maggior parte dei soggetti affetti dalla colite spastica ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Ancora non sono chiari i motivi, ma la sindrome del colon irritabile spesso è associata a disturbi psichici come la depressione, l’ansia e i disturbi di personalità.

Le cause del Colon Irritabile

Le ragioni precise che scatenano la sindrome del colon irritabile sono ancora sconosciute, ma il campo delle teorie e degli studi non è certo vuoto.

Tra le ipotesi più autorevoli, emerge una connessione profonda tra l’encefalo e l’intestino tramite una vasta rete di nervi. Secondo questa teoria medico-scientifica, la sindrome sarebbe causata da una comunicazione anomala tra il cervello, le fibre nervose che innervano l’intestino e i muscoli che regolano il movimento del cibo digerito.

Esaminando la fisiopatologia, ci rendiamo conto che lo strato muscolare dell’intestino, tramite contrazioni ritmiche chiamate peristalsi, permette al cibo di progredire durante la digestione. Secondo i medici, la presenza della sindrome del colon irritabile causa contrazioni eccessivamente forti o deboli. Le prime possono portare a sintomi come:

  • gonfiore addominale
  • diarrea

mentre le seconde rallentano il transito intestinale causando

  • stipsi
  • feci troppo dure o secche

Una curiosità intrigante è stata notata recentemente da alcuni ricercatori: in un gruppo di persone con il colon irritabile sono state rilevate infiammazioni nella mucosa intestinale. Questa scoperta mette in discussione le basi finora considerate non infiammatorie della sindrome del colon irritabile.

Passando agli stimoli che possono scatenare la sindrome, numerose ricerche cliniche hanno rivelato che i sintomi si manifestano in specifiche situazioni. I cosiddetti “grilletti” o “stimoli della sindrome dell’intestino irritabile” includono l’assunzione di certi alimenti come

  • cioccolata
  • caffè
  • spezie
  • cibi grassi

E lo stress e le alterazioni ormonali, che colpiscono soprattutto le donne a causa dei cambiamenti periodici del ciclo mestruale. Inoltre, esiste un collegamento tra gravi infezioni gastrointestinali e la sindrome del colon irritabile post-infettiva.

Riguardo ai fattori di rischio, la ricerca medica ha evidenziato che soffrire di movimenti intestinali anomali, iperalgesia viscerale (aumentata sensibilità al dolore nell’intestino) e precedenti gastroenteriti virali o batteriche possono aumentare il rischio di sviluppare la sindrome del colon irritabile. La presenza di sindrome da proliferazione batterica intestinale e squilibri ormonali o dei neurotrasmettitori sono costituenti di rischio.

Fisiopatologia del colon irritabile

Il colon è dotato di un proprio Sistema Nervoso Semi-Autonomo chiamato Sistema Nervoso Enterico (SNE), che svolge diverse funzioni, tra cui:

  • Produzione del neurotrasmettitore serotonina: la serotonina aumenta la motilità intestinale, facilitando il transito del cibo all’interno dell’intestino. La produzione di serotonina da parte del SNE dipende anche dalla sua relazione con il cervello (Sistema Nervoso Centrale – SNC). In altre parole, il SNE produce o blocca la produzione di serotonina sotto l’influenza del cervello. Questa è nota come “teoria dei due cervelli” o “Brain-Gut Axis”. Una produzione eccessiva di serotonina accelera il transito intestinale, causando diarrea, mentre una produzione limitata causa rallentamento del transito intestinale e stitichezza.
  • Regolazione della permeabilità dei vasi sanguigni e linfatici situati nel colon, che riassorbono l’acqua dai contenuti intestinali.
  • Regolazione immunitaria, riconoscendo le sostanze nocive presenti negli alimenti e attivando le funzioni protettive e l’espulsione rapida di queste sostanze dal corpo umano.

Interessante da notare è la sindrome del colon irritabile post-infettiva, in cui si osserva un aumento delle colonie di linfociti e delle cellule enteroendocrine nella mucosa. Le cellule enteroendocrine producono elevate quantità di serotonina e sembrano essere correlate all’insorgenza di episodi di diarrea.

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